IL TERRITORIO E LA STORIA

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LA STORIA: Amantea è una citta ricca di storia e cultura, le cui origini risalgono all’VIII secolo a.C. Questo periodo storico fu caratterizzato dalla vasta colonizzazione da parte dei greci che si insediarono anche ad Amantea, rinomandola Clampetia. Il centro abitato dell’età antica cambiò il suo nome in Nepetia quando qui si instaurarono i bizantini. Quest’ultima popolazione venne rimpiazzata poi dagli arabi da cui derivano il nome Al Mantiah e molti termini del dialetto amanteano. Nel 885, ritornarono a dominare i bizantini che eressero, sulla base di un’antica moschea, la chiesa di San Francesco d’Assisi, ormai sconsacrata, ma ancora integra in molte sue parti, così come il Castello e la torre di avvistamento. Amantea, quindi, fu sia dominio regio che sede vescovile fino all’accorpamento con la diocesi di Tropea. Durante l’età moderna, sotto il Regno di Napoli insediatosi per il malgoverno spagnolo, Amantea fu sempre una città demaniale fino al 1799 quando venne occupata dalle truppe napoleoniche. In questo contesto storico l’attività prediletta era la sericoltura (allevamento dei bacchi da seta), nonostante iniziò ad emergere sempre di più la dedizione verso la pesca che divenne poi l’attività economica prevalente durante l’età contemporanea. Nell’XIX secolo vennero costruiti molti palazzi nobiliari, di cui maggiormente ricordiamo il Palazzo delle Clarisse: un convento che venne confiscato dai francesi e poi rivenduto ad un marchese e successivamente ad un cittadino amanteano. Di fondamentale importanza fu il bombardamento americano del 20 settembre 1943 che colpì una delle abitazioni del Centro storico, provocando la morte di adulti e bambini. Attualmente Amantea conta intorno ai 14000 abitanti ed è una cittadina arroccata che incentra i suoi punti di forza nell’attività marittima e balneare.